
Il 20 Luglio scorso a
Milano, presso l’Associazione Art
Marginem, si è tenuta la presentazione dell’ultimo romanzo di Anna R. G.
Rivelli, dal titolo “Se ci sono due alberi”, Eretica Edizioni. La storia narrata, che si sviluppa nell’arco
di soli tre giorni e in un unico asfittico luogo, ha come protagonista Lu, una
giovane ragazza senza memoria che con il suo modo di intendere la vita finisce
per imporre una seria riflessione sull’esistenza a tutti coloro che vengono in
contatto con lei, fino a diventare inconsapevolmente una vera guida spirituale
per il giovane medico che l’ha in cura, il quale riuscirà alla fine a
percepire, desiderare e condividere quelli che inizialmente gli erano apparsi una
visione sbagliata della vita e un atteggiamento malato nei confronti di essa. Per questo il libro offre al lettore numerosi
spunti di riflessione e altrettante tracce per una comprensione più piena ed
empatica di diverse questioni attinenti alla nostra società attuale, a partire
dallo smarrimento dell’io, che affligge per svariate motivazioni i giovani in
particolare, fino ad arrivare alla necessità di riappropriarsi di una vera
libertà, contro tutte le ipocrisie e gli stereotipi che vengono spesso proposti
come “canoni” per sopravvivere. Questi ed altri temi sono stati sottolineati
dai relatori. Adriano Pompa, Presidente di Art Marginem, associazione che –
come si legge nel sito web- è “un luogo dove si impara , si insegna, si espone, un club di arte dove
ridare vitalità all'istinto del disegno, alla creazione”, nell’introdurre la serata ha
sottolineato il filo invisibile e tenace che lo lega alla Basilicata e
all’autrice stessa. Egli, infatti, artista di grande qualità ed inventiva, è
figlio di Gaetano Pompa, pittore originario di Forenza notissimo a livello
internazionale, che recentemente la Rivelli ha inteso far recensire sulla
rivista Sineresi da lei stessa diretta. La lettura critica del romanzo è stata
fatta da Sara Valmaggi, Vicepresidente del Consiglio della Regione Lombardia, e
Vito Santarsiero, Presidente della Commissione Affari Costituzionali della
Regione Basilicata, entrambi presenti in una doppia veste, quella istituzionale
, a celebrazione di quel legame tra le due regioni sottolineato da Pompa, e quella personale. La Valmaggi, che già con
il precedente romanzo si era dimostrata a Sesto splendida ospite
dell’autrice e attenta lettrice della
sua opera, ha sottolineato come il romanzo sia capace di porre in campo temi
numerosi e profondi, soffermandosi in particolare sulle questioni che attengono
alla condizione femminile, alle discriminazioni ancora evidenti nella società
ed alla necessità di un’educazione che insegni l’accettazione delle diversità e
la comprensione dell’altro. Vito Santarsiero, intervenuto anche come
collaboratore della rivista Sineresi, tra gli altri temi si è soffermato in
particolare sul valore della libertà, che è sicuramente la struttura portante
del romanzo, ed ha evidenziato il legame esistente tra l’agire di Lu, la
protagonista, e l’obsistenza, tema individuato dalla Rivelli come ispiratore
dell’ultimo numero della rivista.
La serata, nella bellissima e informale location – una
vecchia fabbrica di cornici trasformata in laboratorio di artisti e pullulante
di opere straordinarie - si è conclusa con l’intervento dell’autrice che ha
dialogato con un pubblico particolarmente attento e loquace, il quale ha
interagito attivamente offrendo altri spunti ed altre riflessioni e mostrando
particolare entusiasmo proprio per il concetto di obsistenza e per il vocabolo
stesso, prontamente recepito, condiviso e segnalato ancora all’Accademia della
Crusca perché possa presto rientrare tra i neologismi della nostra lingua.