Esuvia

 Dire inverno era poco, dire bianco era nulla, che il bianco uno se lo immagina d’incanto, gonfio di luce fresca, non muto, ma pieno di suono assente. Invece era inverno, inverno d’un bianco smorzato, di ombre schiacciate nel cavo delle vie che sembravano andare addossandosi ai muri per schivare l’appiombo del cielo, un cielo eterno e tragico, gravido di spaventosa assenza di confine, un crollo d’aria gelida, un’esuvia abbandonata nel buco sconfinato d’universo profondo nero.
 Chissà dove, rigenerato dove, ritornerà un pianeta; a quali cristi attribuirà l’essenza del suo stare mendace solo, quando sarà la terra, silenziata dal rigore dell’ultima stagione, solo un riflesso nell’infinito gioco degli specchi, un gracile bagliore dentro il buio sedotto dall’idioma di ere nuove.
 Ed esuvie di noi che risaremo altrove non sapranno di esistere.

(da "Dei gesti in cui si sfrena la nostra moltitudine" - brochure - 2008)

Potenza sotto la neve

Rubato ha l'orizzonte
la neve
questa notte
per la montagna sposa
di un silenzio irreale
tra i brividi ovattati
dei motori
è un diadema
la valle
nelle stecchite mani
dell'inverno
dono che non ha prezzo
di una città randagia
nel Sud senza parole.

(da "Viola di luce andata" 1995)

Se il resto tace

D’aprile
se il resto tace
l’orizzonte
ha coralli di ambra
e un sereno
che imbarca speranza
tra le pieghe
dell’acqua.
Questi alberi antichi
fanno angoli
acuti
con il giallo scompenso
dei prati
e hanno verbi distanti
ma cieli
che non sanno tacermi
le ombre nel rogo.

(da "Se il resto tace" 2002)

"Il ragno" a Matera

        La S.V. è invitata
alla presentazione del romanzo di
  
       Anna R.G.Rivelli

           “Il ragno”
           
         Edizioni Tracce





Saluto: Giovanni Moliterni
    
Presenta: Angela Calia

Sarà presente l’autrice
                                                                

Sabato 21 maggio 2011 ore 18,30
via Ridola 37
MATERA